L’obiettivo di una protesi d' anca non è di limitare le possibilità del paziente, ma di restituire ciò che la coxartrosi aveva tolto.
La protesi d’anca si rende necessaria nei pazienti con dolore e grave difficoltà nella deambulazione, generalmente causati da una coxartrosi in fase avanzata.
Intervento eseguito molto frequentemente, ha visto nel tempo progressi significativi per quanto riguarda le tecniche e i materiali utilizzati, migliorando il recupero e riducendo il dolore nell’immediato post-operatorio.
In questo articolo faremo chiarezza su diversi aspetti dell’intervento di protesi d'anca, dal candidato ideale alla riabilitazione del post-operatorio, in modo da avere un quadro esaustivo sull’operazione.
Quando viene impiantata una protesi d’anca, si procede in primo luogo con la rimozione dell’osso e della cartilagine danneggiata.
Le componenti danneggiate possono essere differenti, per cui la protesi può sostituire:
Generalmente si esegue nei pazienti con coxartrosi in fase avanzata che mostrano una sintomatologia ingravescente, interessati ad ottenere nuovamente una funzionalità articolare soddisfacente.
All’esordio della coxartrosi, invece, il trattamento è sempre di tipo conservativo, per cui è prevista l’assunzione di antinfiammatori e l’esecuzione di procedure fisioterapiche per controllare il dolore.
L’intervento chirurgico di protesi d’anca è indicato nei pazienti con:
Non tutti i pazienti possono essere candidati all’impianto di protesi d'anca.
L’intervento, infatti, prevede necessariamente un periodo di riabilitazione, che se non seguito con attenzione e cura, può rendere inconcludente anche un’operazione impeccabile.
Le domande cruciali per decidere se prendere in considerazione l'intervento di protesi d'anca sono:
Ma forse la domanda più importante è: “la tua attuale situazione dell’anca è accettabile?
La risposta a questa domanda può essere illuminante e può aiutare il paziente a scegliere.